Cefalunews, 22 Febbraio 2022
Il 23 luglio 1943, i reparti americani della 45a divisione fanteria occuparono Termini Imerese. Per i militari a stelle e strisce impossessarsi della città portuale e del campo di volo fu di vitale importanza logistica.
Infatti, lo scalo d’ancoraggio permise alle navi di riversare truppe e mezzi, mentre la “striscia di volo d’emergenza” venne impiegata a sostegno delle operazioni militari sulle coste peninsulari: una testa di ponte tra i fronti calabresi e campani. Circa l’origine del nostro campo di aviazione, purtroppo non si hanno notizie sicure.
La pista d’atterraggio, fu
verosimilmente utilizzata dalla Regia Aeronautica come campo di fortuna, prima
dello sbarco anglo-americano in Sicilia. Tuttavia, le unità del Genio
statunitense, il “XII Engineer Command”, conformarono questa pista di volo a
loro interesse e vantaggio per ospitare i propri aerei.
Infatti, sul
finire del luglio 1943 gli americani realizzarono in breve tempo la “Advanced
Landing Ground” (ALG), tradotto in italiano “aeroporto avanzato”, e denominato
“airfield”, ossia un tracciato sprovvisto di strutture basilari tipiche di un
“airport” (aeroporto), quali: torre di controllo, hangar, magazzini, centrale
elettrica, deposito carburanti, pista pavimentata, ecc.
Le piste di rullaggio furono denominate Ovest e Est (Advanced Landing Ground West e East). La zona West da individuare presumibilmente nella piana compresa tra la foce del Torto e l’ex Chimica del Mediterraneo (Chimed). E la zona Est, invece, da localizzare nei pressi dell’ex Afem di Campofelice di Roccella.
Il gruppo caccia
rimase a Termini Imerese dal 2 agosto sino al 2 settembre 1943, per poi
trasferirsi a Milazzo (ME). Dopo tale data il campo di volo fu sede di un
ospedale da campo “Olding Hospital” per il ricovero dei feriti e di prima
assistenza, e, qualora questi necessitavano di attenzioni maggiori e cure
particolari, venivano trasportati in volo verso gli attrezzati ospedali in
Nordafrica.
Abbiamo chiesto al Dott. Geol. Donaldo Di
Cristofalo (1) del “Comitato spontaneo per lo studio delle fortificazioni
militari”, di parlarci sia pur brevemente della nascita dell’Associazione “Volo
Club Albatros” e dell’aerea dove sorse l’Advanced Landing Ground statunitense.
«Il volo
“ultraleggero” nasce a Termini Imerese una cinquantina di anni addietro ad
opera di un piccolissimo gruppo di amici i quali, provenienti da esperienze
aeromodellistiche, decidono di cimentarsi nella costruzione da kit di un
aeroplano in tubi e tela biposto (Weedhopper). Utilizzando una improvvisata
pista nei pressi della foce del Fiume Torto, spiccano i primi voli.
Col
passare degli anni cresce l’interesse su tale attività, e con esso il numero
degli aspiranti piloti. Viene alla fine creata l’Associazione “Volo Club
Albatros”, che annovera appassionati provenienti da tutta la regione, ed infine
si riesce a realizzare una pista di circa 300 metri, con relativo hangar, nei
pressi dell’ex AFEM, vicino Campofelice di Roccella (foto 1).
Foto 1 |
Foto 2 |
Qualche
anno dopo il proprietario dei terreni li reclama, per cui il sodalizio è
costretto a spostare il campo, trovando la sede attuale nei pressi del lato
destro della foce del Fiume Torto (un ritorno alle origini!) (foto 3).
Foto 3 |
La pista qui è più comoda, con una lunghezza di oltre 400 metri, ed anche l’hangar risulta di maggiori dimensioni, consentendo di ospitare un maggior numero di velivoli.
Nella
foto 4 si possono osservare l’hangar, l’adiacente piazzola per elicotteri (nel
frattempo l’Associazione è stata riconosciuta dalla Protezione Civile), la
pista con alle estremità l’indicazione dell’orientamento magnetico dell’asse
pista (08 – 26, vale a dire 80° e 260°).
Foto 4 |
Non possiamo non rimarcare come nel 1943, nel corso della 2^ GM, gli Alleati realizzarono un aerodromo avanzato, con due piste per l’appunto una vicino Campofelice e uno nell’attuale Zona Industriale. Una coincidenza curiosa».
Note:
(1) Geologo, già funzionario presso il Comune di
Termini Imerese (PA), appassionato di storia militare e membro del “Comitato
spontaneo per lo studio delle fortificazioni militari”.
Bibliografia e sitografia
Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, “Le operazioni in Sicilia e in Calabria”, Roma, 1993.
Giorgio Giorgerini, “La guerra
italiana sul mare”, Milano, Mondadori, 2009.
Alessandro Bellomo, Clara Picciotto, “Bombe su Palermo:
cronaca degli attacchi aerei 1940-1943”, Associazione culturale Italia, Genova,
2008.
Giuseppe Longo, “Pagine sul secondo
conflitto mondiale in Sicilia e nel Distretto di Termini Imerese”, I.S.S.P.E. Palermo 2021.
Giuseppe Longo 2022, “Fu l’aereo che
accolse Giuseppe Castellano il 31 luglio o il 2 settembre del ’43 ad essere
immortalato in foto nel campo di volo di Termini Imerese?”, Cefalunews, 12
febbraio.
Foto di copertina: Airfield di Termini Imerese.
Foto a corredo dell'articolo:
Airfield di Campofelice di Rocella, da “Olismo Ruben” Anni 40 - Base Aerea USA in territorio di Campofelice di Roccella.
Airfield di Termini Imerese e Olding Hospital.
Le immagini sono state generate su Google Earth.
Giuseppe Longo
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